Uno spazio quotidiano
- Sara Tosi
- 1 dic 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 2 dic 2020
Il viaggio della scoperta del sé avviene senza andare troppo lontano, potremmo addirittura viverlo stando apparentemente immobili come le piante.
Possiamo conoscere noi stessi se siamo presenti ai nostri pensieri, se osserviamo ciò che mangiamo e come mangiamo, se ci accorgiamo delle persone che ci circondano, non per come le vede la nostra mente, ma come esse sono, se ci lasciamo attraversare dalle emozioni e le lasciamo fluire senza stagnare in esse, se impariamo a pensare con il corpo attraverso l'ascolto attivo delle nostre parti fisiche, il contatto, la postura, il movimento.
Allora scopriremo che dentro ognuno di noi esiste un medico, un guru, una guida, un terapeuta che ci sostiene, che ci guida, che ci offre uno spazio di ascolto e di cura, che ci insegna a prenderci cura di noi stessi, dell'ambiente e delle persone che ci circondano.
Questo spazio quotidiano come un giardino richiede disciplina, silenzio e respiro.

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