Il freddo interiore
- Sara Tosi
- 23 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 5 dic 2020
Ci sono giornate o periodi o momenti in cui siamo incapaci di riscaldarci. E di certo non dipende dal freddo fuori, anche se la temperatura non è di certo piacevole. Perché non ha importanza di quanti strati indossiamo, il freddo è interiore.
In quei momenti si diventa lenti, non si riesce a fare molto e anche le conversazioni con qualcuno ci costano fatica.
In qui momenti vorremmo essere accuditi, come quando la mamma ci rimboccava le coperte.
Io in quelle giornate, che solitamente coincidono con i giorni di mestruazione, cerco il riposo e quiete tra le coperte. Un po' come gli animali a sangue freddo che, per affrontare l’inverno, riposano nella terra o scendono, come i pesci, in acque più profonde e calde.
Penso sia importante seguire questo istinto “rettiliano” in noi perché nelle acque profonde possiamo scaldarci, riposare, rallentare le funzioni della mente razionale.
Questo freddo lo osservo anche durante alcuni trattamenti. La cliente mi chiede una coperta e mi parla di questo freddo e lo riconosco come buono perché si è lasciata andare, ha allentato le tensioni e il controllo e si lascia accudire.

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