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  • Sara Tosi

Trasformare un ombrosa suscettibilità in una luminosa sensibilità

Aggiornamento: 5 dic 2020

La suscettibilità viene spesso attribuita alla permalosità, mentre è un aggettivo più delicato che indica un’eccessiva e ombrosa sensibilità verso ciò che sembra un giudizio, verso le infezioni, verso a ciò che è immutabile.

Penso ai bambini che sono così aperti verso il mondo, gli adulti e l’ambiente da essere suscettibili ai cambiamenti, ai virus, ai batteri, alle prime separazioni, alle emozioni dei genitori. A nove mesi iniziano a realizzare che sono degli individui indipendenti dalla mamma e muovono i primi passi barcollando. E poi, crescendo imparano a stare in piedi con più equilibrio, creano il loro armamento, il loro sistema immunitario, la loro sicurezza e volontà.

Eppure anche noi adulti viviamo questa suscettibilità, come se fossimo al centro di tutto e tutto si riversa su di noi perché non abbiamo imparato a difenderci o non abbiamo nutrito il nostro centro o siamo rigidi nelle nostre idee o abbiamo un giudice interiore molto severo ..

E così, quando mi sento suscettibile, mi rivolgo alle essenze floreali, come:


Centaury, un fiore dalle piccole dimensioni che spesso è sfuggevole alla vista in un campo d'erba, ma se lo guardi bene i suoi fiori irradiano, come stelle luminose, colori delicati e intensi, mostrando una loro precisa individualità. Con Centaury, possiamo imparare la riconoscere ed esprimere la nostra volontà aiutandoci a creare un confine invisibile tra noi e gli altri, riconoscendo i limiti come una conquista di libertà, amor proprio e ricchezza nei rapporti.


Walnut, il fiore della noce, una pianta che sa mantenere la giusta distanza attraverso un secreto sprigionato dalle radici e le foglie, lo Juglone, che inibisce la crescita di altre specie botaniche. Anche il suo gheriglio/seme assomiglia a un cervello protetto dal guscio. Durante importanti cambiamenti, come quello attuale, è importante crearsi una buona zona confort per non lasciarsi influenzare troppo dagli altri e dal pensiero di massa. Con Walnut riprendiamo possesso del nostro stato vitale, impariamo a essere noi stessi, in quello che pensiamo e facciamo così da esprimerci liberamente.


Holly, il fiore dell'agrifoglio, una pianta che quando i fiori sbocciano tiene lontano gli animali con le sue foglie spinose, ma che a maggio attira, con un profumo delicato, le api che vengono a raccogliere il nettare. Questa sua polarità ci mostra come l'amore e la gentilezza siano la conquista finale dell'uomo nella sua evoluzione: lasciare andare e trasformare gli influssi negativi, che prendono possesso di noi, come l'aggressività, l'invidia, la gelosia attraverso la compassione.



Aspen, il fiore del Pioppo tremuo, così sensibile che le sue foglie vibrano al minimo soffio di vento. D'inverno, quando sono spogli sembrano un popolo di fantasmi. Avere la pelle sottile e le antenne sviluppate come il Pioppo significa essere esposti a tutte le informazioni visibili e invisibile dell'ambiente, soprattutto la notte. La forza di questa pianta sta nel suo forte sistema radicale che si espande per 12 metri di diametro intersecandosi con gli altri Pioppi. Anche quando la luce colpisce con forza gli alberi essi si inclinano tra loro per rafforzarsi e resistere.

Nella foto ho inserito Pando, noto anche come Trembling Giant (in italiano «gigante tremante»), il più grande organismo vivente del mondo che ha circa 80.000 anni. Ogni albero non si riproduce tramite seme, ma tramite le radici, così da formare una famiglia di oltre 40.000 alberi.


Oltre ai 38 fiori di Bach nel tempo ho imparato a conoscere essenze floreali di diverse parti del mondo, perché sono tantissimi come ognuno di noi è unico nel suo stato d’animo. Qui ve ne racconto quattro:


Red Clover, Trifolium pratense (Trifoglio), un fiore californiano, che conosciamo molto bene anche nel nostro territorio. Se guardiamo il capolino del fiore ci accorgiamo che è composto da tanti singoli fiori, come se l' "individualità” del fiore si esprimesse nell'identità di gruppo del capolino, che appare come una specie di fiamma. E' così che accade quando una comunità subisce uno sconvolgimento, come quello della pandemia: nasce un isteria di massa. Questo fiore è portatore di un messaggio importante: ritrova la calma che conosci nel profondo del tuo cuore.



One sided wintergreen, Orthilia secunda (piroletta pendula), un'essenza dell’alaska. Questa pianta ha la caratteristica di disporre fiori, infiorescenze o foglie da un solo lato, unilateralmente. Così anche noi abbiamo bisogno di attrarre persone in linea con il nostro cammino di vita. Altrimenti, se il nostro campo energetico non è ben definito, siamo fortemente influenzati e condizionati dall'energia delle altre persone.



Self esteem cactus, Phi essence, chiamato anche Cactus autostima perché la sua corona di fiori incoraggia la coscienza di gruppo, nel senso di unione delle forze ed empatia tra tutti gli esseri viventi intono a noi. Rinvigorisce la capacità di difesa a livello energetico. Questa essenza aumenta (attraverso il primo chakra) la nostra connessione con la terra per aiutandoci ad avere basi più solide, rafforzando la fiducia in se stessi e nella capacità della vita di fiorire. Le essenze dei Cactus, che sto imparando a conoscere, hanno un linguaggio del corpo insito nel loro aspetto spinoso come se dicesse: "Stai attento, mantieni le distanze - non avvicinarti troppo, so come difendermi!"


K9, è un essenze Floreale Africana scoperta da Andreas Korte dopo un grande sforzo fisico nelle foreste vergini dell'Africa centrale alla ricerca di un fiore che aveva visualizzato dentro di sé. Quando le sue forze erano sul punto di abbandonarlo, ha sentito una forza interiore che lo obbligava ad avanzare perché il fiore che stava cercando era davanti a lui. Ha così compreso che l'essenza di questo fiore lavora sul coraggio nell'affrontare situazioni importanti. Ma non solo. Durante il suo lungo cammino è stato testimone delle sofferenze che affliggono le persone da infezioni ed epidemie. K9 è infatti una rinforzo energetico del sistema immunitario, che ci aiuta a liberarci dalla paura di contrarre infezioni.

James Hillman scrisse nel libro il Codice dell'anima: a che cosa si rivolge l'anima che non ha un terapeuta con cui fare le sedute? Porta le sue pene a un bosco, alla riva di un fiume, a un animale amico, oppure in giro senza meta per le vie della città, a contemplare il cielo notturno.






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